venerdì 3 giugno 2016

AZIONE URGENTE PER 8 ATTIVISTI ARRESTATI IN SUDAN

AZIONE URGENTE: 
Khartoum, Sudan - Arrestati Otto Attivisti per i Diritti Umani 
Non sono ancora stati informati delle ragioni del loro arresto.

Amnesty International ritiene l'arresto arbitrario e la detenzione degli otto è dovuto al pacifico esercizio dei loro diritti e delle libertà, e quindi li considera prigionieri di coscienza.

Sei membri del personale, un volontario per la formazione e lo sviluppo umano, e il direttore di Al Zarqa per l'organizzazione dello sviluppo rurale sono stati arrestati il 22 maggio dal National Intelligence Security Service (NISS) per presunti crimini contro lo Stato del Sudan a Khartoum. Non sono ancora stati informati delle ragioni del loro arresto.

Cinque di loro, che sono di sesso maschile; Khuzaini Elhadi A. Rajab (personale), Shazali Ibrahim El-Shiekh (personale), Midhat A. Hamdan (personale), Alhassan Kheiri (personale), e Mustafa Adam (direttore, organizzazione Al Zarqa) sono detenuti in una cella di 3 metri per 5 metri con ventuno altri detenuti presso l'ufficio del procuratore NISS. Khalafalla A. Mukhtar (direttore di Tracks) ha avuto un malore per il sovraffollamento e trasferito il 24 maggio in una stanza che condivide con un altro detenuto. Le due donne: Arwa Elrabie (personale) e Raye Imany Leyla (volontario) vengono tenuti sotto sorveglianza nella zona di ricezione dell'ufficio del procuratore NISS durante il giorno e per dormire in uno degli uffici.

Tutti gli otto detenuti sono alimentati con due pasti al giorno. I sei uomini sono autorizzati ad andare al bagno due volte al giorno, mentre le due donne sono autorizzate ad andarci regolarmente. Gli otto attivisti non sono stati informati delle ragioni del loro arresto. Il loro avvocato ha avuto il permesso di parlare con le sole due donne ma non ha ancora parlato ai sei uomini. Amnesty International ritiene che l'arresto arbitrario e la detenzione degli otto è dovuto al pacifico esercizio dei loro diritti e delle libertà, e quindi li considera prigionieri di coscienza.

Scrivere immediatamente in inglese, arabo o nella vostra lingua:

Chiedo alle autorità sudanesi il rilascio immediato ed incondizionato di Khalafalla A. Mukhtar, Arwa Elrabie, Khuzaini Elhadi A.Rajab, Raye Imany Leyla, Shazali Ibrahim El-Shiekh, Midhat A Hamdan, Alhassan Kheiri e Mustafa Adam e di astenersi da ogni ulteriore abuso e molestia;
Chiedo di garantire che durante la loro detenzione, tutti e otto i detenuti non siano sottoposti a torture e ad altri maltrattamenti;
Chiedo che siano garantiti per tutti i detenuti l'accesso illimitato al loro avvocato, alla famiglia ed a cure mediche adeguate;
Chiedo il rispetto degli obblighi previsti dal Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), in particolare gli obblighi di rispettare, proteggere, promuovere e realizzare i diritti alla libertà di associazione e di espressione;
Faccio presente che tutto il mondo vi sta osservando ed è solidale con gli 8 detenuti, prigionieri di coscienza, ingiustamente arrestati.

INVIARE l'Appello entro l' 11 luglio 2016 a:

Presidente SE Omar Hassan Ahmad al-Bashir
Ufficio del Presidente
Palazzo del Popolo PO Box 281
Khartoum, Sudan

Ministro della Giustizia
Awad Al Hassan Alnour
ministero di Giustizia
PO Box 302
Al Nil viale
Khartoum, Sudan

E copie a:
Ministro per interni
Ismat Abdul-Rahman Al-Zain Abdin
Ministero dell'Interno
PO Box 873
Khartoum, Sudan

Inviare anche copie ai rappresentanti diplomatici accreditati al vostro paese. 
Si prega di inserire gli indirizzi dei diplomatici locali di seguito:

SUDAN (Repubblica del)
Via Panama, 48 - 00198 Roma
Tel .: 0633222138 - Fax: 063340841

info@sudanembassy.it



"AZIONE URGENTE: approfondimenti

Otto attivisti per i diritti umani arrestati

Al Zarqa è una organizzazione per lo sviluppo rurale e lavora per sviluppo generale del paese, lo sviluppo umano e la formazione con offerta di workshop su queste aree.

TRACKS per la formazione e lo sviluppo umano fornisce formazione su una serie di temi tra cui la tecnologia dell'informazione e la formazione sui diritti umani per il settore privato e le organizzazioni nazionali. Si è registrato con il National Bureau Training, una divisione del Ministero del Lavoro.

Il Niss ha molestato e violato i diritti dei membri del personale di Tracks in diverse occasioni. In precedenza, il 29 febbraio, il NISS ha perquisito l'ufficio TRACKS ed ha sequestrato nove telefoni cellulari, computer portatili e cinque lavagne a fogli mobili ed altri documenti dell'ufficio. Fra il 3 ed il 13 marzo, dieci membri dello staff, formatori e un volontario, dovevano presentarsi per l'interrogatorio presso l'ufficio NISS a Khartoum. Anche se la messa in discussione si è conclusa il 13 marzo, il NISS aveva avvertito il personale ed i formatori di rimanere a disposizione dell'ufficio NISS che avrebbe potuto chiamarli in qualsiasi momento. Dieci membri del personale inclusi anche Khalafalla A. Mukhtar, Arwa Elrabie, Khuzaini Elhadi A. Rajab, Raye Imany Leyla, Shazali Ibrahim El-Shiekh, Midhat A. Hamdan, Alhassan Kheiri e Mustafa Adam.

Un anno prima, il 26 marzo 2015, il NISS aveva perquisito l'ufficio TRACKS a Khartoum ed aveva interrotto un workshop sulla responsabilità sociale. In quell'occasione gli agenti NISS hanno confiscato tutti i computer portatili ed hanno imprigionato Khalafalla Mukhtar, Direttore di TRACKS per un giorno, e Adil Bakheit, un docente, per circa un mese prima di rilasciarli su cauzione, e dopo aver incriminato ognuno di sette reati ai sensi del codice penale 1991. I reati contestati sono "Associazione a delinquere per minare il sistema costituzionale, attività conflittuale contro lo Stato, opposizione all'autorità pubblica con l'uso della forza violenta o criminale, pubblicazione di notizie false e impersonare un dipendente pubblico." I reati di attività conflittuale contro lo stato e di minare il sistema costituzionale, portano alla pena di morte. La Procura della Camera del Niss ha svolto indagini sulle attività di TRACKS. L'apparecchiatura confiscata è stata inviata ai laboratori penali per indagini forensi. Dopo 11 mesi, l'ufficio del procuratore NISS ha lasciato cadere le accuse contro il direttore di  TRACKS e restituito l'apparecchiatura confiscata il 24 febbraio 2016.

Amnesty International continua a documentare l'intensificarsi del giro di vite per le attività delle organizzazioni della società civile e dei difensori dei diritti umani in Sudan, ed il NISS ha creato una nuova tattica per limitarne la loro libertà di movimento convocando gli attivisti ogni giorno nei loro uffici.

Il NISS mantiene ampi poteri di arresto e detenzione sotto il National Security Act del 2010, che permette ai sospetti di essere trattenuti per un massimo di quattro anni e mezzo senza controllo giurisdizionale. I funzionari NISS spesso usano questi poteri per arrestare e detenere arbitrariamente individui, sottoponendoli a torture e ad altri maltrattamenti. Sotto la stessa legge, gli agenti NISS hanno l'immunità da procedimanti giudiziari per il loro operato, per ogni atto commesso nel corso del loro lavoro, che ha portato ad una cultura diffusa di impunità. Le modifiche costituzionali approvate dal Parlamento il 5 gennaio 2015, che hanno accordato ampi poteri illimitati e discrezionali al NISS per interferire nelle questioni politiche, economiche e sociali, hanno aggravato la situazione."

sabato 2 aprile 2016

Incontro Internazionale dei Popoli "Berta Caceres Vive"





“Svegliamoci! svegliamoci umanitá! non c´é piú tempo!”
Berta Cáceres








La diffusione di questo invito è più che mai importante per solidarizzare con il popolo dell'Honduras che sta subendo provvedimenti legislativi a favore delle multinazionali estrattiviste.
L'opposizione a tutto ciò è costata la vita a Berta, uccisa il 3 marzo 2016, e purtroppo a tanti troppi altri attivisti ambientalisti.
Voglio esprimere tutta la mia solidarietà al popolo honduregno, alla famiglia di Berta e a tutt coloro che subiscono o hanno subito repressione per le loro attività contro un modello di sviluppo che ha e sta devastando il pianeta.
Testo mail di Alba Marconi:
"Invito per l´Incontro Internazionale dei Popoli “Berta Cáceres Vive”, si sta cercando di diffonderlo il più possibile perché nella congiuntura attuale é importantissima la presenza e la solidarietá straniera. 
Purtroppo la situazione é estremamente difficile, per la famiglia di Berta, per il COPINH, ma anche per tutto il paese, quindi per favore diffondete e se potete partecipate! 
Per qualsiasi informazione, scrivete all´indirizzo dell´invito, ma mettetemi pure in copia, sono disponibilissima ad appoggiare una eventuale delegazione italiana 
Approfitto per mandarvi un abbraccio, Alba Marconi"

Testo dell'invito:
"Con la spiritualitá e la forza dei nostri antenati e antenate, i movimenti sociali e popolari del mondo ci auto convochiamo per onorare la lotta di Berta Caceres condividendo i sui ideali e il profondo amore per la madre terra e i beni comuni della natura.
Obiettivi dell'incontro:
1. Promuovere un processo di coordinamento e articolazione da parte della solidarietà internazionale per esigere giustizia per l'assassinio di Berta Caceres e per la liberazione di Gustavo Castro.
2. Promuovere l'internazionalismo militante in difesa dei beni comuni della natura e la lotta contro il modello estrattivista.
Data e luogo:
13 e 14 aprile 2016 - Incontro a Tegucigalpa.

venerdì 1 aprile 2016

Presidio contro il mercato dell'olio di palma - Campagna #STOPOdP - Earth Riot (Convivenza Pacifica)


Sabato 16 aprile 2016 
dalle ore 15:00 alle ore 19:00
Bologna, via Indipendenza, 20
"La questione #oliodipalma ultimamente è sulla bocca di tutti, ma la verità latita, spesso non vengono affrontati i veri problemi che contraddistinguono questo mercato di devastazione, e la disinformazione sistematica sull'argomento da parte delle aziende che fanno uso di questa sostanza è dilagante.

La campagna #STOPOdP, lanciata nell'autunno 2012 in tempi non sospetti, da quasi quattro anni fornisce informazione pulita dal basso, libera da ogni restrizione mediatica o controllo istituzionale, al preciso scopo di fornire la verità sui crimini che si celano dietro al mercato dell'olio di palma affinché le persone cessino di rendersi complici delle azioni condotte dalle multinazionali del settore e diventino parte integrante di un cambiamento quanto mai necessario per la liberazione animale, umana, della Terra.

Per tutte queste ragioni, ma sopratutto perché le foreste della Terra continuano ad essere colonizzate e a bruciare a causa di questo mercato e non solo, Earth Riot torna in piazza con un presidio di informazione pulita per alzare l'attenzione sul problema e per diffondere un unico, chiaro messaggio:
 FERMIAMO IL MERCATO DELL'OLIO DI PALMA!!!

Bologna, 16 aprile, ore 15 - Via Indipendenza (altezza civico 20)

Materiale sul mercato dell'olio di palma, per chi volesse organizzare iniziative nella propria città.
- Volantino in formato A5 della campagna #STOPOdP
- Volantino in formato A5 dei marchi e multinazionali da boicottare
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Volantino in formato A5 dei marchi e delle multinazionali "bio" da boicottare

IMPORTANTE: questo è un presidio antispecista, la realtà promotrice rifiuta e condanna ogni forma di fascismo, discriminazione e violenza, sia essa fisica, verbale o psicologica, invitiamo quindi chi porta avanti idee e atteggiamenti di questo tipo a desistere dal partecipare.

Per ulteriori info: info@earthriot.org

Per aprofondimenti sule mercato dell'olio di palma e sulla campagna STOPOdP
- http://stopodp.earthriot.org/
- http://oliodipalma.earthriot.org/
- http://earthriot.altervista.org/blog/tag/olio-di-palma/
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