mercoledì 3 dicembre 2014

PRESIDIO CONTRO IL MATTATOIO DI ROMA

SABATO 20 DICEMBRE 2014 
DALLE 9.30 ALLE 14.30 
ROMA - VIALE PALMIRO TOGLIATTI 1200
Presidio Antispecista 
contro il mattatoio di Roma
"Non si può fare finta di niente. 
Non si può essere indifferenti e insensibili alla tragedia che ci accompagna come una maledizione, né tanto meno si può essere felici, sereni e sorridenti. 
Non si sa se ci sia più crudeltà o più idiozia in tutto questo. 
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, si usa dire. 
Ma i mattatoi non stanno sulla Luna, si trovano a un passo dalle nostre case. 
Solo se ricopri le antenne, otturi i timpani e aggiungi il paraocchi, non riesci a vedere, a sentire, ad annusare. 
Non si può fare finta di niente. 
Vivi Vegan!!! (tratto da un post pubblicato su > laverabestia.org)


L'INDIFFERENZA E' COMPLICITA', GUARDA C'E' UN LAGER NELLA TUA CITTA'!


Questo è un presidio antispecista, e quindi non saranno tollerati comportamenti razzisti, sessisti, omo-transfobici e fascisti. Contro ogni discriminazione. Contro ogni gabbia.


TUTT* LIBER*"

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"E' ridicolo battersi per i diritti degli animali, gridare allo scandalo per la caccia, strapparsi le vesti per il randagismo o per i combattimenti tra i cani, inveire contro l'uso delle pellicce e della vivisezione, inveire contro le carceri e la pena di morte e non spendere una parola contro la macellazione; tutte le violenze sono esecrabili, soprattutto quelle contro deboli e indifesi.

Per non turbare il sonno degli uomini, i mattatoi iniziano la loro attività alle prime luci dell'alba, a quella ora generalmente si esegue anche la tortura e la pena di morte; il bovino arriva al mattatoio terrorizzato, ha appena visto morire i suoi fratelli, sa la sorte che lo attende e lo stress avvelena il suo sangue; senza anestetico, una pistola lo stordisce alla testa e stramazza a terra, però è ancora vivo e sente dolore.

Viene agganciato con un uncino ad una zampa posteriore e sollevato da terra con un argano, il peso disintegra i legamenti della zampa e il dolore aumenta, l'animale sente tutto, vede e mugola; un addetto gli taglia la gola e lo sventra, però il suo cuore ancora batte. Con lo stacco della testa, cessa di vivere anche se ci sono ancora piccoli movimenti d'assestamento, da quel momento, smette di lamentarsi è diventa carne da macello." (continua a leggere QUI!)


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